Resurrezione o vita subito dopo la morte?
In questo articolo così come in una serie di altri articoli, toccheremo un argomento molto serio che è stato la fonte di lunghe discussioni e molte domande. Questo argomento si riferisce a cosa accade dopo la morte e sarà avvicinato dal punto di vista della Bibbia, che onestamente crediamo che, essendo cosa Dio ha detto, è la sola fonte che ci può dare un'informazione affidabile.
1 Morte: Dio non ci vuole ignoranti.
Per avviare la ricerca sul nostro tema, andiamo a leggere 1 Tessalonicesi 4:13:
1 Tessalonicesi 4:13
“Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono.”
Come è ovvio da questo passaggio, Dio non ci vuole ignoranti riguardo a quelli “che dormono.” Cioè i morti. In contrasto, Egli vuole informarci, e a sua volta Egli ha anche provveduto tutte le informazioni necessarie per l'eliminazione di ogni forma di ignoranza e di malinteso. Quello che c'è bisogno da parte nostra per ricevere questa informazione è semplicemente continuare a leggere sullo stesso passaggio. In realtà, i versi 13-18 dello stesso capitolo ci dicono:
1 Tessalonicesi 4:13-18
“Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.”
Come si può ben notare, questo passaggio si riferisce ai “morti in Cristo” cioè quelli che sono morti credendo nel Signore Gesù Cristo. Sebbene questi siano solo una categoria del totale dei morti, la conclusione tratta dal passaggio sopracitato riguardo lo stato dei morti è di una applicazione1 generale.
Andando avanti su quello che il passaggio ci dice, cioè l'informazione che Dio ci da, per eliminare la nostra ignoranza e malintesi riguardo i morti, noi possiamo vedere che nessuna referenza è stata menzionata per supporre la vita subito dopo la morte. Al contrario, quello che questo passaggio chiaramente mette in evidenza è la resurrezione come la SOLA uscita dallo stato di morte ed il solo modo per entrare di nuovo a vita. In realtà secondo il passaggio sopra, i morti in Cristo saranno resuscitati quando verrà il giorno del Signore, mentre i Cristiani viventi saranno rapiti con loro sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria. “E così SAREMO ( tutti i Cristiani, morti e viventi) sempre con il Signore”, che a sua volta vuol dire che poiché SAREMO (tempo futuro) con il Signore, nessun morto è adesso con il Signore o se moriremo, saremo subito dopo con il Signore. Invece, noi SAREMO con lui al suo ritorno.
A parte il passaggio soprastante di 1Tessalonicesi 4:13-18 che ci è stato dato per essere pienamente consapevoli, la Parola di Dio contiene molti più passaggi che corroborano quello che 1 Tessalonicesi 4:13-18 ci ha detto. Tale passaggio è in 1 Corinzi 15:20-24, dove a partire dal verso 20-22, leggiamo:
1 Corinzi 15:20-22
“Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo SARANNO TUTTI vivificati.”
Da questo passaggio due cose sono molto chiare. Il primo è che TUTTI saremo vivificati, sebbene, come verso 23 che segue ci dice, “ma ciascuno al suo turno” cioè non tutti simultaneamente. Oltre a questo, il passaggio sopra rende molto chiaro è che i morti SARANNO vivificati, il che a sua volta vuol dire che non sono viventi adesso, e cioè la dottrina che insegna al contrario cioè che essi sono viventi adesso, non può essere corretto. Quando i viventi saranno vivificati è qualcosa a cui si risponde nei versi 23-24 dello stesso capitolo, dove noi leggiamo:
1 Corinzi 15:23-24
“ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.”
Il primo – ed il solo fino ad adesso – che fu resuscitato dalla morte è Cristo. Comunque, la sua resurrezione non resterà unica per sempre, perché nel futuro sarà seguito da: in primo posto dalla resurrezione di quelli che sono in Cristo cioè quelli che sono morti credendo nel Signore Gesù Cristo e poi, dalla resurrezione dei rimanenti. Il tempo di queste resurrezioni, cioè di quelli che sono di Cristo e dei rimanenti, accadrà alla venuta di Cristo, che è anche quello che ci dice 1 Tessalonicesi 4. Da questo si può concludere che, secondo “l'orario” di questo passaggio, i morti in Cristo saranno resi viventi per primi, e poiché il giorno che accadrà sarà alla venuta di Cristo, che è sempre nel futuro, a parte il Signore Gesù, NON c'è nessun morto vivo oggi. Al contrario tutti SAREMO resi viventi nel futuro, ed ognuno al suo turno.
2 “E con quale corpo ritornano?”
La Bibbia non solo ci dice che quelli che hanno creduto in Cristo saranno vivificati nel giorno della sua venuta, ma anche con quale corpo essi saranno resuscitati. Veramente, cominciando da 1 Corinzi 15:35-41 noi leggiamo:
1 Corinzi 15:35-41
“Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?» Insensato, quello che tu semini non è vivificato se prima non muore; e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme; e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo. Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci. Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti e altro quello dei terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall’altro in splendore.”
La ragione per cui Paolo ci dà tutti questi riferimenti riguardo il seme che cresce in qualcosa diversa, ad una pianta intera, ed alla differenza tra i corpi e la “carne” ecc. è mostrato dall'inizio del passaggio, dove ci è detto esplicitamente che tutte queste sono dette in riferimento a “come i morti sono resuscitati, e con quale corpo ritornano” così pure nel verso 42 dove leggiamo:
1 Corinzi 15:42
“Così è pure della risurrezione dei morti...”
La frase “così pure” connette quello che precede (versi 35-41) con quello che segue (“la risurrezione dei morti”). In altre parole, come un seme, benché esso “muore” dà una pianta intera, così anche il corpo naturale morirà, un' altro corpo seguirà nella resurrezione. E come i corpi non sono gli stessi, così anche nella resurrezione il corpo resuscitato non sarà lo stesso come questo corpo naturale. Ed in più, come i corpi celesti e i corpi terrestri differiscono in gloria così anche il corpo resuscitato differisce dal corpo terrestre. Come i versi 42-45 ci dicono:
1 Corinzi 15:42-45
“Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l’ultimo Adamo è spirito vivificante.”
In questo passaggio, la frase “corpo naturale” è una traduzione della frase Greca "σώμα ψυχικόν" ( soma psuchikon), dove la parola “psuchikon” è usato come un aggettivo e la parola “psuche” vuol dire “anima”. Cioè ,”soma psuchikon” vuol dire “anima del corpo” cioè un corpo la cui vita è basata sull'anima2. Questo è il corpo che abbiamo adesso, il corpo che “semina” ( 1 Corinzi 15:44). Comunque, questo corpo è inappropriato per la vita eterna che Dio ci ha promesso. In realtà come 1 Corinzi 15:50 ci dice:
1 Corinzi 15:50
“Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità.”
Il corpo di carne e sangue, essendo corruttibile, è incapace di ereditare la incorruttibilità, e ciò deve essere cambiato . Come versi i 53-55 ci dicono:
1 Corinzi 15:53-55
“Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».”
Solo quando il mortale ed il corpo corruttibile che abbiamo adesso saranno rivestiti di immortalità ed incorruttibilità, la morte sarà sommersa nella vittoria. La ragione è che quel nuovo corpo – il corpo resuscitato ( 1 Corinzi 15:44) – prenderà il posto del presente corpo corruttibile anima corpo – il corpo che è seminato ( 1 Corinzi 15:44) – sarà incorruttibile, la morte non avrà potere su di esso. Non sarà più un'anima corpo cioè il corpo la cui vita è basata sull'anima, ma un corpo spirituale cioè un corpo con le stesse proprietà ed abilità come il corpo del Signore Gesù Cristo, il solo e l'unico che ha un corpo come questo. Come versi 44-49 di 1 Corinzi ci dicono:
1 Corinzi 15:44-49
“seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l’ultimo Adamo è spirito vivificante. Però ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste.”
Ogni uomo che passa sulla faccia della terra, inclusi Adamo e Cristo, avevano l'anima nel corpo. Comunque, Gesù è il solo e l'unico che andò più avanti di ciò, perché sebbene egli morì non rimase con gli altri, ma fu resuscitato, dopo tre giorni e tre notti, con un corpo spirituale incorruttibile. Benché, il corpo spirituale non è un concetto teorico, ma una realtà poiché è il corpo che il Signore Gesù Cristo ha adesso3. E poiché adesso indossiamo “l'uniforme” di Adamo, il corpo anima - “l'immagine del terrestre”- così un giorno, il giorno della venuta di Cristo, anche noi indosseremo la sua “uniforme”, il corpo spirituale, l'immagine del celeste”. Quando questo accadrà è in parte risposto nei versi 51-52 dello stesso capitolo di 1 Corinzi, dove leggiamo:
1 Corinzi 15:51-52
“Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.”
E come anche 1 Tessalonicesi 4:15-18 ci dice;
1 Tessalonicesi 4:15-18
“Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.”
Concludendo quindi, da quello che abbiamo visto fino ad ora:
Dio non ci vuole ignoranti riguardo a quelli che sono morti e per questa ragione, Egli ha fornito nella Sua Parola tutte le informazioni rilevanti per il nostro beneficio. Cioè, secondo queste informazioni, Cristo è il primo ed il solo che benché egli morì egli è vivente ADESSO, poiché Dio lo ha resuscitato dalla morte. Come 1 Corinzi 15:23 tipicamente ci dice, egli è la PRIMIZIA, il PRIMO. Dopo di Lui quelli che saranno resi viventi saranno quelli che sono in Cristo cioè i Cristiani morti, e dopo un certo periodo seguiranno il rimanente dei morti (1 Corinzi 15:23).
Concernente il tempo che i morti in Cristo saranno resi viventi, la Parola ci dice che è al momento della sua venuta. A sua volta questo vuol dire che poiché la venuta del Signore è un evento futuro, i morti non possono essere viventi adesso. Invece essi SARANNO resi viventi quel giorno. Comunque, questo non sarà il solo evento che accadrà quel giorno, in quanto insieme alla resurrezione dei Cristiani morti, quelli Cristiani che sono viventi quel giorno verranno rapiti insieme nelle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria (1 Tessalonicesi 4:17). E come 1 Tessalonicesi ci dice: “E COSÌ (tutti i Cristiani) SAREMO SEMPRE CON IL SIGNORE”.
Per quanto riguarda il corpo che i morti avranno quel giorno, questo sarà quello che la Bibbia chiama “corpo spirituale” cioè incorruttibile, corpo immortale come quello di Gesù Cristo ha adesso. Questo sarà anche il corpo che i Cristiani viventi che saranno rapiti nell'aria avranno quel giorno, in sostituzione del presente corpo anima corruttibile. Secondo la Parola, tutto questo avverrà “in un batter d'occhio” ( 1 Corinzi 15:52), e ciò può accadere in ogni momento. Il tempo esatto non è qualcosa che Dio ha rivelato nella Sua Parola e quindi nessuno lo può sapere. ( vedi 1 Tessalonicesi 5:1-2, Marco 13:32, 2 Pietro 3:4-13).
3. Alcune analisi più avanzate inerenti i morti.
Malgrado il fatto che la Parola di Dio stabilisce molto chiaramente la verità circa i morti, uno sguardo a ciò che la maggior parte credono mostra una grande differenza. In realtà, per molti Cristiani quando uno muore l'anima continua a vivere e dopo è giudicato va in cielo dove è con il Signore e con i suoi cari, avendo piena consapevolezza e lodando il Signore in uno stato beato. Quindi secondo questo “comune punto di vista”, la morte è in realtà un amico da cui otteniamo una vita migliore “nell'aldilà”. Un confronto di questo punto di vista con quello che abbiamo visto che Dio rivela per il nostro beneficio, rende ovvio che esso non viene dalla Bibbia. Comunque, a parte questo passaggio che abbiamo visto fino ad adesso, la Parola continua con altri passaggi e rendono più che evidente l'erroneità di questo “comune punto di vista” . Di seguito, le tesi proposte di questo punto di vista saranno esaminate e messe contro la Parola di Dio4.
È il cielo il posto dove i morti vanno dopo la morte?
Come abbiamo già visto, il primo gruppo di morti che andranno al cielo saranno i Cristiani risorti, nel giorno della venuta di Gesù Cristo. Da questo, si può concludere facilmente che i morti adesso non sono in cielo – a parte ovviamente il Cristo risorto- e nessuno va là dopo la sua morte. Dove quindi vanno i morti dopo la morte? La risposta che la Bibbia dà è semplicemente nella tomba, poiché questo è il significato delle parole “Sheol” ed “Hades” che la Bibbia usa per indicare il posto dei morti, che si può ottenere da una parola studio di queste due parole. A questo scopo la parte “Le occorrenze delle parole “Sheol” ed “Hades” nella Bibbia” contiene una lista completa di queste occorrenze nella Bibbia.
3.2 I morti hanno coscienza e conoscenza?
Un' altra affermazione della tradizione è che dopo la morte, i morti continuano a vivere, avendo piena conoscenza e coscienza aiutando i viventi. Di nuovo, da quello che Dio ci ha detto affinché non siamo più ignoranti è ovvio che la loro affermazione non può essere giusta. In realtà, secondo quello che abbiamo visto, i morti non sono vivi adesso il che a sua volta vuol dire che non possono fare le cose che presumibilmente gli sono essere assegnate di fare ed influenzare i viventi. Ecclesiaste 9:4-6,9 non lascia nessuno spazio per qualsiasi altra opinione. Così là noi leggiamo:
Ecclesiaste 9:4-6,10
“Per chi è associato a tutti gli altri viventi c’è speranza; perché un cane vivo vale più di un leone morto. Infatti i viventi SANNO che moriranno; MA I MORTI NON SANNO NULLA e per essi non c’è più salario, poiché la loro memoria è dimenticata. Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ED ESSI NON HANNO PIÙ NE AVRANNO MAI ALCUNA PARTE IN TUTTO CHE SI FA SOTTO IL SOLE.....Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; POICHÉ NEL SOGGIORNO DEI MORTI [ Ebraico: Sheol] DOVE VAI NON C'È PIÙ LAVORO, NE PENSIERO, NE SCIENZA, NE SAGGEZZA.”
Come è ovvio da questo passaggio, i morti non hanno coscienza, ed essi non” avranno mai alcuna parte in tutto ciò che si fa sotto il sole” cioè alcuna parte nella vita. Questo non solo rifiuta la pretesa della coscienza e della conoscenza dopo la morte ma anche rifiuta la pretesa di molte denominazioni che i “santi” uomini appariscono ad altri “santi” uomini e parlano a loro, o che tale persona come Maria ascolta e risponde alle preghiere. Come abbiamo visto, secondo la Bibbia, con l'eccezione di Gesù Cristo non c'è uomo che è vivo adesso. Cioè non c'è un morto che può apparire ai viventi o ascoltare e rispondere alle preghiere poiché, essendo morto, egli non ha coscienza e non può “avere alcuna parte in tutto che si fa sotto il sole.”
3.3 I morti lodano Dio ?
Un'altra pretesa della tradizione riguardo i morti, è che quello che muore va in cielo dove loda Dio. Benché dall'esame delle informazioni che Dio ci ha dato per essere informati e non ignoranti, è ovvio che questa affermazione è di nuovo falsa, poiché i morti non sono né in cielo ne tanto meno sono vivi che possono lodare, la Parola risponde anche a questa pretesa direttamente. Poiché Salmi 6:5 ci dice:
Salmi 6:5
“Poiché nella morte non c’è memoria di te [Dio]; chi ti celebrerà nel soggiorno dei morti [Ebraico:Sheol]? ”
Contrariamente all'idea tradizionale, la Parola rende chiaro che “nella morte non c'è memoria” di Dio. Nello Sheol, nella tomba, nessuno potrà celebrare Lui perché nessuno è vivente là quindi non possono farlo. In contrasto, è il VIVENTE e solo il vivente che può lodare Dio e celebrare il Suo nome. Ecco cosa ci dice veramente Isaia 38:18-19:
Isaia 38:18-19
“Poiché NON È CHE SHEOL CHE POSSA LODARTI [DIO], non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà. IL VIVENTE, IL VIVENTE È QUELLO CHE TI LODA ....”
È il vivente e non la morte che può celebrare e lodare Dio. È adesso che noi Lo celebriamo e che Lo lodiamo e non quando siamo morti.
È la morte un'amica inviata da Dio?
In aggiunta a quanto sopra, un'altra pretesa della tradizione è che la morte è un'amica inviata da Dio per essere più vicino a Lui. Di nuovo, quello che abbiamo visto nella 1 e 2 parte, è abbastanza per mostrare che questa affermazione è di nuovo falsa. Davvero, se la morte fosse un'amica inviata da Dio allora non ci sarebbe ragione per Dio di cancellare i suoi effetti con la resurrezione. Questo mostra che la morte non può essere amica, come la tradizione sostiene.
1 Corinzi 15:26
“L’ultimo NEMICO che sarà distrutto sarà la morte.”
La morte non è un'amica, come molti la presentano, ma un nemico e come tale sarà distrutta5. Da questo possiamo inoltre concludere che la morte essendo un nemico di Dio sarà distrutta, non può avere Dio come autore. Chi è quindi l'autore della morte? La risposta ci è data in Ebrei 2:14 dove leggiamo:
Ebrei 2:14
“Egli [Gesù] pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, CIOÈ IL DIAVOLO.
È quindi il diavolo e non Dio, che è il padrone della morte. Come Giovanni 8:44 tipicamente ci dice:
Giovanni 8:44
“Voi [ È riferito ai Giudei con la quale stava parlando] siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli [il diavolo] è stato omicida fin dal principio.”
Il diavolo era un omicida fin dal principio. Al contrario, Dio non solo non ha mai desiderato la morte, ma lavora nell'esatta opposta direzione, supplendo una soluzione al problema della morte. Qual'è la soluzione? Il credere nel Signore Gesù Cristo. Ecco cosa dice veramente Gesù in Giovanni 11:25:
Giovanni 11:25
“Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà.”
Quando egli vivrà? Noi l'abbiamo già visto: nel giorno della venuta del Signore quando “i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati” ( 1 Corinzi 15:52)
4. Conclusione
In questo articolo, abbiamo studiato il soggetto di quello che succede dopo la morte. Come abbiamo visto, a parte il Signore Gesù Cristo che fu resuscitato dai morti, non c'è nessun morto che è vivo adesso.. I prossimi che saranno vivi, saranno quelli che sono in Cristo cioè i Cristiani morti, nella venuta del Signore. Il corpo che essi avranno in quel giorno, non sarà anima corpo, come quello che avevamo l'abitudine di avere fino alla morte, ma un corpo spirituale, come il corpo che il Signore Gesù ha adesso. La resurrezione dei Cristiani morti sarà seguita dal rapire nelle nuvole quelli che sono viventi in quel giorno, ed il cui corpo sarà cambiato da naturale a spirituale. Dopo tutto questo, “SAREMO [ tutti i Cristiani, morti e vivi] SEMPRE CON IL SIGNORE” (1 Tessalonicesi 4:17).
Avendo esaminato quello che la Bibbia dice a proposito dei morti, andiamo avanti ed esaminiamo alcuni comuni affermazioni della tradizione nella luce di quello che la Parola di Dio dice. Quindi, abbiamo visto che i morti:
i) non va in cielo ma vanno nella tomba (Sheol in Ebraico, Hades in Greco).
ii) non hanno coscienza e non hanno parte in tutto che si fa nella vita.
iii) non possono lodare né tanto meno celebrare Dio.
Inoltre, abbiamo visto
iv) la morte non è un'amica per essere più vicini a Dio, ma un nemico che sarà distrutto e che
v) Dio non ha originato la morte ma il diavolo.
Da quanto sopra, dovrebbe essere chiaro che la morte non è la speranza che come Cristiani dovremmo avere. Invece, la nostra speranza è la venuta del Signore Gesù Cristo, per cui, se siamo morti noi saremo risorti, e se siamo vivi saremmo rapiti nelle nuvole per incontrare il nostro Signore nell'aria (1Tessalonicesi 4:17). Come Cristiani quindi, non dovremmo aspettare per il giorno della morte ma per il giorno della venuta del Signore. Come Filippesi 3:20-21 tipicamente ci dice:
Filippesi 3:20-21
“Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione [corpo naturale] rendendolo conforme al corpo della sua gloria [ corpo spirituale], mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.”
Quindi possano aprirsi le nostre orecchie ed i cuori no al falso “confortò” della religione ma al vero conforto della Parola, affinché non aspettiamo il giorno del miserabile evento della morte ma il giorno glorioso della venuta del Signore, nella quale il nostro presente corpo corruttibile sarà trasformato al suo glorioso corpo rendendolo conforme al corpo della sua gloria e dopodiché “saremo sempre con il Signore”.
Note
1. Veramente, come vedremo ci sono diversi tempi per ogni categoria di morti (credenti, non credenti, gente che vive sotto altre amministrazioni) saranno vivificati come quelli che seguiranno queste resurrezioni (vita eterna, condanna, giudizio secondo la legge) non c'è differenza riguardo lo stato presente dei morti che compone queste categorie.
2. Per più informazioni riguardo l'anima, guarda l'articolo: Corpo, anima e spirito.
3. Poiché dopo la sua resurrezione e Gesù Cristo ha un corpo spirituale, un modo ragionevole per ottenere più informazioni circa le proprietà ed abilità di questo corpo dovremmo andare a studiare la post- resurrezione nelle referenze del Vangelo. Facendo questo possiamo vedere che: il corpo spirituale è un corpo con sopranaturali abilità poiché il Cristo resuscitato poteva automaticamente ed subitamente apparire e scomparire (Luca 24:31,37).E per di più, è un corpo con forme variabili ( Marco 16:12), benché egli abbia carne e ossa e può essere toccato cioè è letteralmente un corpo (Luca 24:39).
4. Per la definizione di quello che la Bibbia definisce come anima, ed il relativo reclamo della “'immortalità dell'anima” il lettore faccia riferimento alla appendice 1 di questo articolo.
5. Vedi Apocalisse 20:14 per l'esatta descrizione della sua distruzione.