Verità Bibliche

“Non abbiate creduto invano” (PDF) Edizione PDF

“Non abbiate creduto invano”



In 1 Corinzi 15:1-2 troviamo Paolo dire il seguente ai Corinzi:

1 Corinzi 15:1-2
“Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; - a meno che non abbiate creduto invano.”

Molti Cristiani sono stati turbati su ciò che questo “non abbiate creduto invano” voglia dire. Noi sappiamo da altre scritture che quando tu credi con il cuore che Dio ha resuscitato Gesù dai morti e confessi Lui come Signore, tu sei salvato ( vedi per esempio Romani 10:9 ed Efesini 2:1-10). Anche, come si può vedere dal verso sopra, i Corinzi hanno accettato il vangelo che Paolo gli aveva predicato. Quindi, essi hanno creduto nel Signore Gesù Cristo e nella sua resurrezione dai morti e secondo le scritture essi sono salvati. Cosa è questo “creduto invano?” Una cosa che bisogna fare quando si studia la Bibbia è di stare molto attenti di non prendere cose fuori contesto e non ignorare le altre referenze sullo stesso topico. Quindi nel nostro caso continuiamo ad esaminare il contesto del nostro passaggio. I versi da 3 a 8 da un piccolo sommario di quello che Paolo predicava ai Corinzi:

1 Corinzi 15:3-8
“Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto.”

Guarda in questo passaggio, l'importanza che Paolo, tramite rivelazione, mette sulla resurrezione di Cristo. Egli afferma specificamente le testimonianze della resurrezione. Noi vedremo in un attimo perché lo fa. Nella seconda metà del verso otto una parentesi è aperta dove Paolo parla di se stesso. Questa parentesi si chiude in verso dieci. Poi verso 11 torna indietro al nostro soggetto:

1 Corinzi 15:11
“Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.”

I Corinzi hanno creduto che Paolo e gli altri predicavano. Tuttavia questo non accadde per tutti. Poiché egli dice:

1 Corinzi 15:12-17
“Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti? Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; e SE Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, SE è vero che i morti non risuscitano. Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; e SE Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.”

Solo in un caso ipotetico qualcuno potrebbe credere in Gesù Cristo ed il suo credere essere in vano. Questo accadrebbe SE Gesù Cristo non fosse stato resuscitato dai morti. In quel caso il vostro onesto credere non ti aiuterebbe veramente ad essere salvato. Senza la resurrezione del Signore Gesù Cristo non ci sarebbe salvezza. Senza la Sua resurrezione, il nostro credere sarebbe in vano, vuoto, futile. Guarda anche cos'altro sarebbe accaduto se Cristo non fosse risorto.

1 Corinzi 15:17-18
“e se Cristo non è stato risuscitato, ….... Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti.”

Se Cristo non era risorto, allora tutti quei credenti che hanno creduto in lui perirebbero. Per cosa dovrebbero aspettare se non c'è resurrezione? Comunque, tutto questo sarebbe accaduto solo se Cristo non fosse resuscitato dai morti, che è la sola ipotetica situazione. Poiché questa è la realtà:

1 Corinzi 15:20
Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti,......”

La frase “ma ora” mette in contrasto quello che precede questa parola ( il caso ipotetico dei versi 17 e 18) con quello che lo segue ( la realtà): “ma or Cristo è risuscitato dai morti”. Questa è la realtà. La nostra fede non è vana. Sarebbe stata in vana SE ( e solo se) Cristo non fosse risorto. Ma ora “EGLI È RISORTO”. Noi non siamo più sotto i nostri peccati. Quelli che morirono credendo in Cristo e ponendo la loro speranza in Cristo nel Suo ritorno non periranno. Infatti come i versi 20-22 continuano:

1 Corinzi 15:20-22
“Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati.”

Vedi questo “saranno” là. Non dice che sono vivi ma che essi saranno tutti vivificati. Quando? Verso 23 ci dà la risposta:

1 Corinzi 15:23
“ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta.”

Gesù Cristo ritornerà ed allora quelli che sono morti credendo in lui saranno vivificati di nuovo.

Quindi per concludere: può la nostra fede essere in vana? La risposta è NO! Sarebbe stata in vana se Cristo non fosse risorto dai morti. Ma, lodato sia il Signore, Egli è risorto veramente, ed alla sua venuta, quelli che sono in Cristo, i veri Cristiani, saranno anche essi resuscitati!

Anastasio Kioulachoglou