Verità Bibliche

La resurrezione del Signore (PDF) Edizione PDF

La resurrezione del Signore



Io vorrei dedicare questo articolo della resurrezione di Gesù focalizzando principalmente la nostra attenzione sul libro degli Atti.

1. Atti 2:22-36

Per cominciare, andiamo ad Atti 2. Noi siamo al giorno della Pentecoste, subito dopo che era stato sparso lo spirito santo e la sua manifestazione del parlare in lingua (Atti 2:1-12). Questa manifestazione rese il popolo meravigliato e stupiti e Pietro spiegò loro che questo era il compimento della profezia di Gioele (Atti 2:14-21, Gioele 2:28-29). Poi egli continuò, deviando la sua predicazione al Signore Gesù Cristo. Cioè cominciando da Atti 2:22 noi leggiamo:

Atti 2:22-24
“Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest’uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.

Dio resuscitò Gesù Cristo dai morti! Anche se essi lo avevano crocifisso, la morte non poteva avere permanenti effetti su lui. E Pietro continua confermando il fatto della resurrezione dalle scritture del Vecchio Testamento:

Atti 2: 25-28
“Infatti Davide dice di lui: “Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione. Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita. Tu mi riempirai di letizia con la tua presenza.”

Questo resoconto viene dal libro dei Salmi (Salmi 16:8-11), ed è evidente che Pietro lo connette direttamente alla resurrezione di Gesù Cristo. In realtà, la sua anima non fu lasciata nell'Ades e nemmeno vide la corruzione. Comunque, come Pietro era capace di sapere di questo passaggio riferito alla resurrezione del Signore? Allo stesso modo, come era capace di sapere che la profezia di Gioele, a cui si riferisce precedentemente, era quello che doveva accadere quel giorno? La risposta è semplice: ATTRAVERSO LO SPIRITO SANTO che egli aveva appena ricevuto ricevuto lo rese capace di capire le Scritture. Pietro non era un educato teologo. Egli non aveva il dottorato in Teologia. Egli era solo un pescatore chiamato dal Signore per seguirlo, e che, come Atti 4:13 ci dice, era illetterato! Comunque egli era qualcuno che aveva ricevuto il potere dall'alto (Luca 24:49), il dono dello spirito santo, il consolatore che li avrebbe condotti a tutta la verità come Gesù aveva promesso (Giovanni 16:13). Era il consolatore che lo abilitò a capire le Scritture e solo attraverso il consolatore che l' uomo avrebbe potuto capire le cose spirituali, una parte della quale è anche la Parola di Dio scritta (1 Corinzi 2:10-13). Continuando in Atti 2, andiamo a leggere la spiegazione della profezia di Davide che Dio attraverso il Suo spirito diede a Pietro. Questo è dato nei versi 29-36:

Atti 2:29- 36
Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d’oggi tra di noi. Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subìto la decomposizione. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”». Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».”

Gesù Cristo risorse dai morti. Fu lui che, vivo adesso, ricevette dal Padre il dono dello spirito santo e letteralmente lo sparse.

Leggendo ulteriormente (Atti 2:41) noi vedremo che 3000 (Atti 2:41) persone erano aggiunte alla fede quel giorno, dopo lo spargimento dello spirito santo e la predicazione inspirata di Pietro che lo seguì.

2. Atti 3

Subito dopo l'incidente sopra, segue quello che abbiamo letto in Atti 3. Pietro e Giovanni, nel loro cammino verso il tempio, videro uno zoppo e lo guarirono. Questo di nuovo stupì la gente e versi 11-15 ci dicono quello che segue:

Atti 3:11-15
“Mentre costui [ lo zoppo che era stato guarito] teneva stretti a sé Pietro e Giovanni, tutto il popolo, stupito, accorse a loro al portico detto «di Salomone». Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest’uomo? Il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri, ha glorificato il suo servo Gesù, che voi consegnaste a Pilato e rinnegaste davanti a lui, mentre egli aveva giudicato di liberarlo. Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto, e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni.

Una volta ancora Pietro confronta la gente per quello che avevano fatto. Però egli non lo fece per condannarli ma per fargli riconoscere i loro errori e ravvedersi. Come versi 19-20 ci dicono:

Atti 3:19-20, 25-26
RAVVEDETEVI dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro, e che egli mandi il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù, Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio fece con i vostri padri, dicendo ad Abraamo: “Nella tua discendenza tutte le nazioni della terra saranno benedette”. A voi per primi Dio, AVENDO SUSCITATO IL SUO SERVO [ GESÙ, lo ha mandato per benedirvi, convertendo ciascuno di voi dalle sue malvagità».”

Dio resuscitò Gesù Cristo dai morti ed inviò la sua benedizione su di noi! Come Efesini 1:3 caratteristicamente ci dice:

Efesini 1:3
“Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.”

Dio ci ha benedetti con tutte le benedizione spirituali IN CRISTO. Veramente in lui, il nostro Signore risorto, noi abbiamo ogni benedizione spirituale che si potrebbe avere! Come Paolo anche dice per quanto riguarda la resurrezione:

Atti 17:30-31
“Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo che egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti RISUSCITANDOLO DAI MORTI»

Dio giudicherà il mondo attraverso Gesù e la prova di questo è che Egli lo ha resuscitato dai morti. Come Romani 1:1-4 anche ci dice:

Romani 1:1-4
“Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, …... riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore.

Gesù è il Figlio di Dio. Egli è colui attraverso la quale Dio giudicherà il mondo e la prova ci ciò, “la sicurezza per tutti”, è la Sua resurrezione dai morti. Ritornando ad Atti, capitolo 4 ci da i risultati della predicazione di Pietro per quanto riguarda Cristo e la resurrezione.

Atti 4:1-3
“Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei, indignati perché essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera.”

I Sadducei erano quelle persone che credevano che “non vi è resurrezione, né angelo né spirito” (Atti 23:8). Quindi ovviamente, quando essi udirono a proposito della resurrezione si offesero. Comunque non erano i soli. Ogni giorno vediamo questo ripetersi di nuovo. Si parla la Parola di Dio ed alcuni sono offesi. Ma come verso 4 ci dice:

Atti 4:4
“Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila.”

Non tutti credettero. In fatti alcuni erano offesi. Pertanto molti, come il testo dice credettero e furono salvati. Ma continuiamo per vedere cosa accadde agli apostoli:

Atti 4:5-12
“Il giorno seguente i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme 6 con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che facevano parte della famiglia dei sommi sacerdoti. E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?» Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, e oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com’è che quest’uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest’uomo compare guarito in presenza vostra. Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare”. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».”

L'audacia degli apostoli è davvero impressionante. Non erano né professori né teologi istruiti che diffondevano il messaggio del vangelo. Era soltanto una manciata di semplici illetterati, pieni dello spirito di Dio ed impegnati alla missione datogli dal Signore, che hanno messo la fondazione della chiesa del secolo primo: una manciata di uomini pronti a dare testimonianza circa il loro Signore e la sua resurrezione, dovunque Dio li chiamasse, anche difronte ai loro propri persecutori.

3. Atti 5:14-32

Il caso sopracitato di persecuzione contro il popolo che stava fermo per Dio non è il solo caso. In fatti il libro di Atti è pieno di incidenze simili a quelle date in Atti 5. Là, versi 14-21 ci dicono:

Atti 5:14-21
“E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; tanto che portavano perfino i malati nelle piazze e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. Anche la folla delle città intorno a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti. Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui ( che era la setta dei Sadducei), cioè la setta dei sadducei, si alzarono, pieni di invidia, e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica. MA un angelo del Signore, nella notte, aprì le porte della prigione e, condottili fuori, disse: «Andate, presentatevi nel tempio e annunciate al popolo tutte le parole di questa vita». Essi, udito ciò, entrarono sul far del giorno nel tempio, e insegnavano. Ora il sommo sacerdote e quelli che erano con lui vennero, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d’Israele e mandarono alla prigione per far condurre davanti a loro gli apostoli.”

Il male che gli apostoli fecero e che gli causò il loro imprigionamento fu che attraverso il potere di Dio guarirono il popolo! Però non restarono in prigione per molto: Dio inviò un angelo che non solo li liberò ma anche gli disse di continuare a fare esattamente quello che offendeva le autorità cioè predicare “tutte le parole di vita”, la Parola di Dio! Versi 25-32 ci dicono:

Atti 5:21-32
“Essi, udito ciò, entrarono sul far del giorno nel tempio, e insegnavano. Ora il sommo sacerdote e quelli che erano con lui vennero, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d’Israele e mandarono alla prigione per far condurre davanti a loro gli apostoli. Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e, tornate, fecero il loro rapporto, dicendo: «La prigione l’abbiamo trovata chiusa con ogni diligenza, e le guardie in piedi davanti alle porte; abbiamo aperto, ma non abbiamo trovato nessuno dentro». Quando il capitano del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi sul conto loro, non sapendo cosa ciò potesse significare. Ma sopraggiunse uno che disse loro: «Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione sono nel tempio e stanno insegnando al popolo». Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo. Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente ordinato di non insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo». MA Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha RISUSCITATO Gesù, che VOI uccideste appendendolo al legno, e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele e perdono dei peccati. Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

Dio resuscitò Gesù Cristo dai morti e Lui lo ha nominato sia principe e salvatore. Le testimonianze a ciò non sono solo gli apostoli e la Bibbia ma anche lo spirito santo che il nostro Signore sparse nel giorno di Pentecoste. Allora ogni qualvolta che operiamo lo spirito noi testimoniamo che Gesù è vivo. Come egli anche dice in Marco 16:17-20:

Marco 16:17-20
“Questi sono i SEGNI che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni, parleranno in lingue nuove, prenderanno {in mano} dei serpenti, anche se berranno qualche veleno non ne avranno alcun male, imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno». Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.”

Lo spirito santo non è un concetto teorico. Esso è il potere di Dio, Cristo in noi, ed è manifestato nelle nove manifestazioni dichiarate in 1 Corinzi 12 di cui i segni sopra fanno anche parte. Ogni volta quindi che operiamo queste manifestazioni noi veramente testimoniamo che Gesù Cristo è risorto, e non solo ma anche che egli è molto, molto vicino a noi: Egli è IN NOI (Galati 4:6, 2 Corinzi 13:15, Colossesi 1:27).

4. Atti 10

E poiché stiamo parlando dello spirito santo, andiamo ad Atti 10. Là noi troviamo Cornelio che era comandato da Dio di inviare i servi a Gioppa ed invitare Pietro a venire a parlargli la Parola . Pietro accetto l'invito ed i versi 38-46 ci dicono quello che disse loro:

Atti 10:38-46
“Vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret: come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza, e come egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno. Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome». Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.”

Atti 11:14 ci dice che Dio disse a Cornelio di andare da Pietro ed egli ti parlerà di cose per le quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia. Quali erano queste parole? Non pensare libri su libri. Noi vi abbiamo appena dato la più parte delle parole che Pietro gli disse loro! Come noi vediamo, egli parlò di Gesù, il suo cammino con Dio, la sua resurrezione ed il suo significato. Queste erano le parole che essi avevano bisogno si sentire e credere per essere salvati. Parole meno di dieci versi, che Romani 10:9 riassume in un solo verso!

Romani 10:9
“perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, SARAI SALVATO.”

La salvezza non è il nostro lavoro. È il lavoro di Gesù Cristo nostro salvatore, che diede la sua vita per noi, in modo che semplicemente confessando lui come Signore e credendo che Dio lo ha resuscitato dai morti, noi siamo salvati! Ritornando ad Atti, versi 44-46 ci danno un quadro molto vivo degli effetti che la Parola di Dio aveva su quelle persone:

Atti 10:44-46
“Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.”

Non solo queste persone credettero, ma essi anche manifestarono lo spirito santo ricevuto per parlare in lingue, ciò magnificava Dio, e rendevano chiaro che Cristo, che aveva sparso lo spirito santo, è VIVO, nella mano destra di Dio e nei cuori di quelli che credono in lui.

5. Atti 13: 23-39

Infine, l'ultimo passaggio che andremo a considerare del libro degli Atti è in Atti 13. Là noi troviamo Paolo predicando in Antiochia ed evangelizzando Gesù Cristo a loro. Si inizierà a leggere la sua predicazione dal verso 23:

Atti 13:23-39
“Dalla discendenza di lui [Davide], secondo la promessa, Dio ha suscitato a Israele un salvatore, Gesù. Giovanni, prima della venuta di lui, aveva predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d’Israele. E quando Giovanni stava per concludere la sua missione disse: “Che cosa pensate voi che io sia? Io non sono il Messia; ma ecco, dopo di me viene uno al quale io non sono degno di slacciare i calzari”. Fratelli, figli della discendenza di Abraamo, e tutti voi che avete timor di Dio, a noi è stata mandata la Parola di questa salvezza. Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato. Benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno e lo deposero in un sepolcro. Ma Dio lo risuscitò dai morti; e per molti giorni egli apparve a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali {ora} sono suoi testimoni davanti al popolo. E noi vi portiamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri Dio l’ha adempiuta per noi, {loro} figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo: “Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato”. Siccome lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia più a tornare alla decomposizione, Dio ha detto così: “Io vi manterrò le sacre e fedeli promesse fatte a Davide”. Difatti egli dice altrove: “Tu non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione”. Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto; ma colui che Dio ha risuscitato non ha subìto decomposizione. Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè.”

Cristo non apparì dopo la sua resurrezione solo per un momento. Egli non apparì per un breve tempo. Al contrario egli apparì per molti giorni mettendo chiaro che egli è vivo con un corpo incorruttibile. È attraverso la resurrezione che Dio certificò che Gesù è il figlio di Dio che Gesù è il solo attraverso la quale il mondo sarà giudicato. È la resurrezione che prova al di là di ogni cosa che Gesù è il figlio di Dio.. È nel credere nella resurrezione che dà salvezza ed è il nome del Cristo risorto il nome più potente, l'unico nome che è stato dato da Dio per essere salvati e per avere comunione con Lui.

Anastasio Kioulachoglou