Verità Bibliche

Giovanni il Battista (PDF) Edizione PDF

Giovanni il Battista



Ho letto recentemente il libro: “God's generals” (esso è in Inglese). Per quelli che non l'hanno letto, esso è un libro che parla di famosi ministeri che hanno agito nel 190 e 200 secolo. Per ogni ministero presentato c'è una bibliografia con un resoconto degli alti e bassi della loro vita, insieme con i commenti dell'autore. Colpito da questo, oggi ho pensato di guardare il resoconto che la Bibbia dà per uno degli uomini considerati più conosciuti dei generali di Dio: Giovanni il Battista.

1. Gli uomini della Bibbia: no super umani.

Io credo che Dio ha messo nella Bibbia le storie degli uomini come Giovanni, Paolo, Elia ecc. per insegnarci qualcosa attraverso l' esempio delle loro vite. Molti hanno la tendenza di credere che queste persone erano in qualche modo super umani e di conseguenza c'è un piccola o addirittura nessuna similarità con il resto di noi. Comunque, questo non è il caso. Ecco qui un esempio di come Giacomo caratterizza Elia:

Giacomo 5:17
Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi

ed anche come Pietro parlò a Cornelio quando si inchinò davanti a lui :

Fatti 10:26
“Ma Pietro lo rialzò, dicendo: Levati, anch’io sono uomo!”

Ed antecedente, quando il popolo fissò a Pietro e Giovanni, dopo aver guarito l'uomo zoppo, Pietro disse:

Fatti 3:11-13,16
“....perché vi meravigliata di questo? O perché fissate gli occhi su noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminar quest’uomo? L’Iddio d’Abramo, d’Isacco e di Giacobbe, l’Iddio dei nostri padri ha glorificato il Suo Servitore Gesù, …..E per la fede nel Suo nome, il Suo nome ha raffermato quest’uomo che vedete e conoscete; ed è la fede che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione.”

Il popolo di Dio di cui leggiamo nella Bibbia e le meraviglie che Dio fece attraverso loro, non era affatto super umano. Esso era come tutti gli uomini “sottoposto alle stesse passioni che noi” (Giacomo 5:17). Come Paolo dice in 2 Corinzi 3:4-6

“E una tal confidenza noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. Non già che siam di per noi stessi capaci di pensare alcun che, come venendo da noi ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha anche resi capaci d'essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; perché la lettera uccide, ma lo spirito vivifica”

ÈDIO che è la nostra sufficienza. Giovanni, Paolo, Pietro, Elia non erano più “sufficienti” di nessuno di noi. Non c'è bisogno di essere super umani, o super sufficiente, per fare quello che Dio ti ha chiamato di fare. È LUI che è super sufficiente ed è LUI certamente la nostra sufficienza come Lo è stato per quelli che hanno desiderato di camminare con Lui nel passato.

2. Giovanni il Battista: la sua chiamata

Dopo questa breve introduzione, andiamo ora a vedere Giovanni il Battista. L'angelo che annunciò la sua nascita a suo padre, gli disse di lui:

Luca 1:15-17
“Poiché sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre, e convertirà molti de’ figliuoli d’Israele al Signore Iddio loro;ed egli andrà innanzi a lui con lo spirito e con la potenza d’Elia, per volgere i cuori de’ padri ai figliuoli e i ribelli alla saviezza de’ giusti, e preparare al Signore un popolo ben disposto.”

E come Gesù disse dopo:

Matteo 11:9-11a
“Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico e uno più che profeta. Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto, che preparerà la via dinanzi a te. Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto, che preparerà la via dinanzi a te. In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista;

Giovanni “sarà grande nel cospetto di Dio” (Luca 1:15). Fra i nati di donna non è sorto alcuno maggiore di Giovanni il Battista. Giovanni aveva una chiamata per la sua vita. Egli doveva essere il precursore del Signore Gesù Cristo. “E preparare al Signore un popolo ben disposto” (Luca 1:17). Egli aveva una missione da compiere, ed egli era ordinato perfino prima la sua nascita. Però, questo non è vero solo per lui. Esso è vero anche per noi. Come la Scrittura dice, Egli ci ha preconosciuti (Romani 8:29), ed ognuno di noi è stato stabilito nel corpo di Cristo con una specifica funzione (1 Corinzi 12:8). Come per Giovanni la specifica funzione era di essere il precursore di Cristo e questa funzione è stata definita da Dio, così anche noi abbiamo una funzione nel corpo, una chiamata che Dio ha definito particolarmente per ognuno di noi. Noi non siamo su questa terra casualmente. Al contrario, noi siamo ben conosciuti, forse no dagli uomini ma certamente da Dio nostro Padre.

3. Giovanni il Battista: nel deserto

Non molte cose sono state scritte prima che Giovanni cominciò a predicare. Luca 1:80 riassume questo periodo come segue:

Luca 1:80
“Or il bambino cresceva e si fortificava in spirito; e stette nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi ad Israele.”

Giovanni era nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi ad Israele. Egli aveva una chiamata fin dall'inizio. Tuttavia, c'era anche un tempo stabilito per la sua manifestazione. Tutti noi abbiamo una funzione nel corpo di Cristo, però è Dio che definisce questa funzione e come e quando sarà manifestata. Come è detto in 1 Corinzi 12:18

1 Corinzi 12:18
“Ma ora Iddio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto.”

Tu non devi cercare per un posto nel corpo di Cristo. Dio ti ha già preparato un posto ed Egli Lo ha fatto come ha voluto. Solo Lui ha disegnato una funzione per te. Egli ti ha ordinato per questa funzione ed Egli ti ha equipaggiato per compierlo. Inoltre, Egli ha anche definito cosa e come tu farai questa funzione. La chiamata di Giovanni era per preparare la via del Signore ed egli lo sapeva fin dall'inizio. Uno potrebbe pensare che non appena lui lo sapeva, avrebbe dovuto smettere qualsiasi altra cosa e cominciare a predicare. Però, Giovanni fece ciò solo dopo che “la parola di Dio fu diretta a lui” (Luca3:1-6). Appena la parola gli fu diretta dal Signore, allora, e solo allora, fece un passo avanti per farla. Effettivamente ecco cosa Luca 3:1-6 ci dice:

Luca 3:1-6
“Or nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'insellatura e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figliuol di Zaccaria, nel deserto. Ed [dopo la parola di Dio fu diretta a lui] egli andò per tutta la contrada d’intorno al Giordano, PREDICANDO un battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati, secondo che è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: V’è una voce d’uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. Ogni valle sarà colmata ed ogni monte ed ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose saran fatte diritte e le scabre saranno appianate; ed ogni carne vedrà la salvezza di Dio.”

Giovanni fu nominato da Dio con una funzione speciale. Egli doveva essere il precursore del Signore Gesù Cristo, per preparare la via del Signore, e per predicare il battesimo di ravvedimento. Avrebbe potuto andare avanti fin dall'inizio e fare quello che pensava avrebbe potuto soddisfare nel modo migliore la sua missione. Avrebbe potuto elaborare centinaia di idee, come avrebbe potuto adempiere la sua missione per il meglio. Tuttavia non fece così. Invece egli aspettò fino a che ricevette un parola da Dio. Appena egli la ricevette, e senza pensarci su due volte, egli cominciò a fare quello che gli era stato detto di fare: predicare il battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati. Dio ci ha designato nel corpo di Cristo con una specifica funzione, definendo anche cosa e come noi agiremo in questa funzione. Giovanni cominciò a predicare solo dopo che la parola di Dio fu diretta a lui” (Luca 3:2) e questo accadde …..nel deserto. Questo fu per Giovanni il “centro di formazione”. Questo periodo nel deserto non potrebbe essere affatto apprezzato, ma in effetti è il periodo che Dio usa per la nostra formazione. Allora, quando la carne e le sue azioni sono domate là, “nel deserto”, noi saremo pronti ad agire, no quello che pensiamo che dovremmo fare per Lui, ma quello che Egli, dall'inizio, ci ha chiamati a fare.

4. Giovanni il Battista: le folle andavano a lui

Ed il vangelo di Luca prosegue dicendo:

Luca 3:7-9
“Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per farsi battezzare da lui: Razza di vipere, chi v’ha mostrato a fuggir dall’ira a venire? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non vi mettete a dire in voi stessi: Noi abbiamo Abramo per padre! Perché vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere dei figliuoli ad Abramo. E ormai è anche posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, vien tagliato e gittato nel fuoco.”

“Le folle andavano per farsi battezzare da Giovanni”. Non era Giovanni che cercava di attrarre queste folle. Di sicuro, egli non era un diplomatico quando egli chiamò la loro generazione “razza di vipere”. Ovviamente, egli non cercò di compiacergli. Invece, egli parlò quello che Dio voleva che lui dicesse e nel volume da Lui indicato.

Il ministero di Giovanni prosperò tanto quanto egli seguì quello che Dio lo aveva nominato di fare. Egli non fece nessuno miracolo (Giovanni 10:4), almeno non c'è nessuna traccia di loro. Non pubblicizzò se stesso. Tuttavia, la gente sapeva che avevano incontrato un profeta. C'è gente oggi che va in giro dicendo “Io sono un pastore” oppure “Io sono un profeta”. Giovanni non fece così. Egli non fece una campagna lodando se stesso come profeta. In fatti, tu non troverai mai nelle scritture che egli dice di se stesso che è un profeta. Pertanto, la gente lo sapeva. Il Signore Gesù lo aveva anche confermato.

Se Giovanni vivesse oggi, a centinaia andrebbero a lui. Comunque, Giovanni non era affatto alla ricerca di folle. Quando il suo ministero salì alle stelle, con le folle andando a lui e quando ognuno pensava che sarebbe potuto essere il Cristo, Giovanni “confessò e non lo negò” (Giovanni1:20):

Giovanni 1:20-23
“Ed Egli lo confessò e non lo negò; lo confessò dicendo: Io non sono il Cristo. Ed essi gli domandarono: Che dunque? Sei Elia? Ed egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta? Ed egli rispose: No. Essi dunque gli dissero: Chi sei? affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che dici tu di te stesso? Egli disse: Io son la voce d’uno che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, come ha detto il profeta Isaia.”

Giovanni non tentò di prendere per se stesso tutti quei titoli popolari come Cristo, Elia o il profeta, anche se profeta ed Elia erano titoli che si sarebbero adattati molto bene a lui. E pertanto questo non era il punto. Il punto era che egli stava facendo quello che era stato nominato di fare. Egli era la voce che gridava nel deserto ed era questo esattamente quello che era. La nostra preoccupazione non dovrebbe essere di prendere un titolo, un nome, ma di fare quello che Dio ha pianificato di fare per te, qualunque cosa fosse, senza riguardo al nome che possa avere.

5. Giovanni il Battista: la fine del suo ministero.

La popolarità di Giovanni era molto alta. Egli era molto famoso.... Tutto questo fino a quando Gesù cominciò il suo ministero. Sembra che quando il ministero di Gesù cominciò, il ministero di Giovanni raggiunse la sua fine. Il ministero, una volta molto popolare adesso sta guardando le turbe che lo lasciano per seguire il Signore.

Giovanni 3:26-30
“Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. Egli deve crescere e io invece diminuire.

Giovanni non era interessato di avere le turbe intorno a lui ne tanto meno si sentì a disagio quando vide il suo ministero diminuire. Al contrario egli esultava di gioia, riconoscendo che il suo ministro prendeva una svolta no verso se stesso ma verso Cristo. Alla fine della sua breve vita finì in prigione dove fu decapitato. Ecco cosa Ebrei 11 dice di quelli che morirono come martiri:

Ebrei 11:35-38
“Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.”

Giovanni - come quelli di Ebrei 11:35-38 – era un uomo come noi. Però, egli determinato di fare quello che Dio lo aveva chiamato di fare. Avrebbe potuto negare la sua chiamata e vivere come qualsiasi altro della sua età (egli era circa un trentenne!). Sarebbe stato molto più facile. Non è forse così? Tuttavia, egli preferì seguire Dio. Come Cristiano a volte devi affrontare periodi difficili, altre volte andare per la via stretta. Tu sarai capace di restare fermo in questi periodi difficili solo se la tua visione, quello a cui stai guardando è il Signore Gesù Cristo. Come Ebrei ci dice ancora:

Ebrei 12:1-2
“Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.”

Il solo modo per correre la corsa spirituale è mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo. No alle cose visibili, ma su quelle invisibili,

2 Corinzi 4:18
“perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.”

Questo è quello che Giovanni fece ed è anche quello che noi dovremo fare.

Anastasio Kioulachoglou