Verità Bibliche

Ester: Studio biblico (PDF) Edizione PDF

Ester: Studio biblico



Ci sono molti posti nella Bibbia che si riferiscono alla potenza liberatrice di Dio. Uno di questi posti è anche nel libro di Ester. Io vorrei, quindi, prendere un po' di tempo in questo articolo per dare uno sguardo a questo libro e la lezione che ci da.

Ester 1. 2: Il background.

Gli eventi che sono descritti nel libro di Ester accaddero quando il popolo d'Israele era cattività a Babilonia. La storia si svolge nella città di Susa, dove viveva il re Assuero1, re di Persia e Media. Il re dopo aver lasciato la sua prima moglie, la regina Vasi2, era alla ricerca di una nuova moglie per diventare la nuova regina, Per trovare una nuova moglie per il re, fu organizzata una competizione in cui tutte le donne del regno erano invitate nella città di Susa con lo scopo di prendere il posto della regina ( Ester 2:1-4). Tra tutte queste donne c'era anche Ester, una ragazza Ebrea che era stata elevata da Mardocheo, uno della cattività che era stato portato via da Gerusalemme da Nabucodonosor (Ester 2:5-7). Questa ragazza, dopo aver ottenuto il primo favore3 di “Egai, guardiano delle donne” (Ester 2:9), il secondo favore “di tutti quelli che la vedevano (Ester 2:15), finalmente ebbe per ultimo ed il più importante il favore del re lui stesso (Ester 2:17), vinse la competizione. Quindi Ester diventò la nuova regina. Pertanto, dopo che fu comandata da Mardocheo, ella non rivelò a nessuno che era Giudea. Quindi nessuno, nemmeno il re, sapeva la sua nazionalità.

Ester 3: il problema comincia

Anche se tutto sembra che va bene, Ester 3:1 introduce una nuova persona che con il suo arrivo porta problemi. Ester 3:1-6 ci parla di questa persona ed il problema che causò:

Ester 3:1-2, 5-6
“Dopo queste cose, il re Assuero innalzò Aman, figlio di Ammedata, l’Agaghita, alla più alta dignità e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i prìncipi che erano con lui. Tutti i servitori del re che stavano alla porta del re si inchinavano e si prostravano davanti ad Aman, perché così aveva ordinato il re. Ma Mardocheo non s’inchinava né si prostrava. Aman vide che Mardocheo non s’inchinava né si prostrava davanti a lui, per cui ne fu irritatissimo; ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Cercò quindi di distruggere il popolo di Mardocheo, cioè tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno di Assuero.” - il popolo di Mardocheo.

Cominciando dalla fine del passaggio, sembra che siamo all'inizio di un grande problema. Aman, l'uomo che il re aveva posto “al di sopra ...di tutti i prìncipi che erano con lui” cioè l'uomo che in sostanza era secondo in comando nel regno, era irritato con Mardocheo, perché non s'inchinava a lui. Per questa ragione egli voleva distruggere Mardocheo e tutto il suo popolo cioè i Giudei. Sebbene sia evidente questa azione folle di Aman che voleva distruggere un intero popolo perché un uomo non s'inchinò, c'è da considerare l'aspetto spirituale dietro la sua azione che si può notare alla prima occhiata. Questo grande regno di cui Aman era secondo in comando, si estendeva dall'India all'Etiopia (Ester 1:1) possiamo ben capire che nessun Giudeo sarebbe sopravvissuto se Aman avesse capito le sue intenzioni. Ora, se questo fosse accaduto, allora la domanda è come allora Cristo sarebbe nato? Dio aveva promesso inizialmente ad Abramo ( Genesi 17:7) e Galati 3:16) e dopo a Davide( Salmi 132:11-12 ed Atti 2:30) che da loro avrebbe fatto sorgere Cristo. Tuttavia, se le intenzioni di Aman si fossero realizzate allora la promessa riguardo Gesù Cristo non sarebbe stata compita e tutto il piano di Dio riguardo la salvezza sarebbe fallito. Le intenzioni di Aman erano quindi non semplicemente paranoiche ma assolutamente diaboliche. Era il diavolo che stava agendo dietro Aman, cercando di annullare la venuta di Cristo dal distruggere un' intero popolo, esattamente come secoli dopo egli tentò con Erode di uccidere Gesù Cristo, prima che fosse possibile compire la Sua missione. Per riassumere, il primo concerne le promesse di Dio riguardo Gesù Cristo. Qui noi abbiamo un uomo che ha messo nella sua mente di cancellare queste promesse volendo uccidere tutti i Giudei. La domanda è: Dio sarà capace di difendere le Sue promesse? In generale: sono le promesse di Dio indistruttibili o possono essere distrutte dalla volontà di qualsiasi uomo, perfino se questo uomo è secondo in comando nel più vasto regno di quel tempo?

Sebbene sopra noi abbiamo esposto il problema, non abbiamo ancor detto niente circa la causa del problema. Veramente, alcuni forse si chiederanno perché Mardocheo non s'inchinò, per mostrargli rispetto. In fondo in fondo Aman era secondo in comando, l'uomo dopo il re. Perché quindi Mardocheo non gli porse gli omaggi come il re aveva comandato ( Ester 3:21)? Era così tanto orgoglioso? La risposta è no. La ragione per cui Mardocheo non pagò l'omaggio a Aman sarà compreso se facciamo attenzione al fatto che il testo dice che Aman era un AGAGHITA. Questo ora vuol dire che molto probabilmente proveniva da Agag, un re degli Amaleciti4, che a sua volta, se siamo giusti nel nostra valutazione, egli stesso era un Amalecita5. Cosa non va in questo? Quello che non va è che gli Amaleciti combatterono contro Israele quando quest'ultimo era nel cammino verso la terra promessa (Esodo 17), erano stati pronunciati da Dio come i Suoi NEMICI. Esodo 17:14-16 molto chiaramente ci dice:

Esodo 17:14-16
“Il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec». Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il Signore è la mia bandiera»; e disse: «Una mano s’è alzata contro il trono del Signore, perciò il Signore farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».

Aman quindi, essendo un Amalacita, era uno con cui Dio era in guerra. Così Mardocheo aveva due scelte: i) onorare Aman, il nemico di Dio, cioè disonorare la Parola di Dio o ii) onorare la Parola di Dio e negare di pagare omaggi ad Aman. Veramente nessuno può dire che sta fermo per Dio quando la prima occasione di compromettere la Parola di Dio arriva. Il solo modo per conoscere Dio è attraverso la Sua Parola e il solo modo per restare fermi per Dio è di restare fermi su quello che la Sua Parola dice. Mardocheo prese la sua decisione di non compromettere la Parola di Dio e di non porgere omaggio, inchinandosi al nemico di Dio. In altre parole, egli decise di restare fermo per Dio, fidandosi che Dio lo avrebbe liberato come aveva promesso6 nella Sua Parola. La seconda domanda da chiedersi è: Dio sarà capace di liberare Mardocheo, un uomo che restò fermo per Lui? Più generalmente: è Dio capace di liberarci da ogni pericolo quando ci decidiamo di fidarsi di Lui e restare fermi con coraggio sulla Sua Parola, o noi siamo solo esposti ai desideri ed al potere dell'uomo?

Per rispondere alla domanda sopracitata, noi dobbiamo andare a leggere il resto del libro di Ester .

3. Ester e Mardocheo

Aman dopo aver preso la decisione di eliminare tutti i Giudei, aveva solo bisogno di fissare due cose: una data ed ottenere la permissione del re. Ester 3 ci dice che egli fissò la data nel tredicesimo giorno del dodicesimo mese (Ester 3:13) per il suo piano, dopo andò dal re pretendendo che i Giudei [essi avevano la legge di Dio] non rispettavano le sue leggi (le leggi del re) e dopo avergli offerto una grande somma di denaro [10.000 talenti d'argento], egli finalmente ottenne il consenso dal re per il suo piano (Ester 3;8-10). Il comando riguardo la distruzione dei Giudei era scritto sotto la guida di Aman lui stesso, e fu mandata a tutti i re delle provincie causando un grande dispiacere a tutti i Giudei (Ester 3:12-15, 4:3). Mardocheo in se stesso era molto dispiaciuto che “si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, si cosparse di cenere e uscì per la città, mandando alte e amare grida;” (Ester 4:1). Ester, che non sapeva nulla del decreto, divenne molto triste quando venne a sapere da Madocheo, il suo padre adottivo, era molto dispiaciuto, e chiamò Atac, uno degli eunuchi che il re aveva messo al servizio di lei, e gli ordinò di andare da Mardocheo per domandargli che cosa questo significasse e perché agisse così. Atac si recò da Mardocheo per sapere la ragione (Ester 4:4-6). Attraverso l'eunuco, Mardocheo fece sapere a lei cosa era accaduto, e chiese anche di andare dal re e intercedere per il suo popolo (Ester 4:7-9). Come noi ci ricordiamo, Ester essendo regina, non aveva una piccola posizione nel regno, Tuttavia all'inizio era riluttante nel fare quello che Mardocheo aveva richiesto, perché non era permesso andare al re senza un invito (Ester 4:10-12).

Ci si aspetterebbe che, poiché Ester era riluttante ad aiutare, non c'era nemmeno la minima possibilità per Mardocheo ed il resto dei Giudei di sfuggire all'ira di Aman. Comunque, le cose non andarono così. Benché Ester era riluttante, le promesse di Dio su cui Mardocheo restò fermo, non dipendevano da Ester ma in DIO. Egli era responsabile di trovare la via d'uscita. Certamente Ester era una buona opportunità ed ecco perché Mardocheo glielo chiese. Ma il fatto che Mardocheo le chiese per aiutarlo non vuol dire che la sua fiducia era in lei e non in Dio. Vediamo la sua risposta alla riluttanza di Ester.

Ester 4:13-14
“E Mardocheo fece dare a Ester questa risposta: «Non metterti in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?”

Mardocheo confidava in Dio. La domanda in quest'ultima parte della risposta, mostra che egli era consapevole che era Dio che aveva portato Ester al trono per questo difficile momento. Ecco perché le chiese aiuto. Tuttavia, quando vide che era riluttante, gli disse che anche senza il suo aiuto, Dio sarebbe stato capace di liberare i Giudei e portarli “da qualche altra parte”. È veramente incredibile come Mardocheo si fidava di Dio.

Seguendo il suo esempio, noi dovremo anche fidarci in Dio e non nell'uomo. Geremia 17:5-8 ci fa sapere in anticipo cosa accadrà se noi mettiamo la nostra fiducia nell'uomo e cosa accadrà se noi poniamo la nostra fiducia in Dio.

Geremia 17:5-8
“Così parla il Signore: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore! Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede; abita in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti. Benedetto [ cioè felice] l’uomo che confida nel Signore e la cui fiducia è il Signore! Egli è come un albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume: non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portare frutto”.

Da una a parte noi abbiamo l'uomo che ha fiducia nell'uomo ed il cui cuore è lontano dal Signore e dall'altra parte l'uomo che ha fiducia in Dio. L'uno è come un arbusto nel deserto e l'altro come un albero piantato vicino l'acqua. Cioè in un posto pieno di vita.

Ritornando a Mardocheo, la sua risposta fece cambiare l'idea ad Ester:

Ester 4:15-17
“Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: «Va’, raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca» Mardocheo se ne andò e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato.”

Nel terzo giorno di quel periodo Ester finalmente andò dal re. Secondo Ester 4:11, lei sarebbe potuta morire andando dal re senza invito – era contro la legge -, a meno che quest'ultimo gli avrebbe steso lo scettro d'oro. Verso 2 ci dice finalmente cosa accadde:

Ester 5:2
“E quando il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, lei si guadagnò la sua grazia. Il re stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano, ed Ester si avvicinò e toccò la punta dello scettro.”

Dio durante la competizione portò Ester nel favore del re e la fece regina (Ester 2:17), solo per questo momento di difficoltà ( “per un tempo come questo?” Ester 4:14). Ora, quando il momento arrivò per Ester di fare la sua parte, Dio di nuovo portò lei in favore allo stesso uomo, e non fu portata a morte essendo andata senza invito al re. In questa visita al re, Ester invitò lui ed Aman ad un banchetto che aveva preparato quel pomeriggio. Quando essi andarono sul posto un' altro banchetto era stato preparato per il prossimo pomeriggio (Ester 5:3-8). Come vedremo, il tempo tra un banchetto e l'altro era veramente fondamentale.

Ester 5-8: La liberazione

L'invito della regina ad un altro banchetto il giorno seguente rese Aman molto felice (Ester 5:9) perché era un grande onore festeggiare con i regali. Comunque la sua gioia si trasformò in ira quando vide all'entrata del palazzo Mardocheo, “che non si alzava né si muoveva per lui,” (Ester 5:9). Come è evidente, malgrado la situazione molto critica, Mardocheo non era disposto ad arrendersi né tanto meno pagare omaggi ad Aman. Egli continuava a fidarsi di Dio e la Sua Parola. Egli continuava a credere che Dio avrebbe liberato lui e la sua nazione. Però, l'ira di Aman lo spinse più lontano. Quando egli ritornò a casa, a parte la gioia di aver ricevuto l'invito della regina, egli confessò anche a sua moglie ed amici l'ira per Mardocheo. Allora, la sua moglie ed amici gli diedero una suggestione:

Ester 5:14
“Allora Zeres, sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari una forca alta cinquanta cubiti; e domattina di’ al re che vi si impicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito con il re». La cosa piacque ad Aman, che fece preparare la forca.”

Sembra che la situazione per Mardocheo diventi peggiore. Aman non voleva aspettare fino al giorno che era stato stabilito per la distruzione dei Giudei per vederlo morto. Egli voleva anticipare i tempi: la mattina dopo! È chiaro che se Dio voleva liberare Mardocheo doveva farlo quella notte! Ed ecco ciò che fece:

Ester 6:1-3
“Quella notte il re, non potendo prendere sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. Vi si trovò scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigtana e Teres, i due eunuchi del re, guardiani dell’ingresso, i quali avevano cercato di attentare alla vita del re Assuero. Allora il re chiese: «Quale onore e quale distinzione si sono dati a Mardocheo per questo?» Quelli che servivano il re risposero: «Non si è fatto nulla per lui». ”

Mardocheo, qualche tempo prima che Ester diventasse regina e prima del progresso di Aman, secondo in comando, aveva protetto il re contro complotti, pianificati due volte dai suoi guardiani all'ingresso, Bigtan e Teres, (Ester 2:21-23). Benché questo fosse scritto nelle croniche cioè il diario ufficiale del regno, niente fu fatto per onorare Mardocheo. Questo non fu per caso perché attraverso questo fatto non onorato che Dio porterà liberazione, proprio nel momento del bisogno. Quindi, in quella notte che si suppone essere l'ultima notte di Madocheo, “il re non poteva dormire”. Sebbene non è detto esplicitamente, il risultato ci mostra che era divinamente pianificato affinché stesse sveglio e fare le cose che seguono7. La prima cosa che fece fu la richiesta del libro delle croniche. Come già sappiamo questo conteneva anche le croniche relative a Mardocheo. Comunque, questo non era il solo evento riportato in questo libro. Al contrario, esso era pieno di eventi. Nonostante ciò, in quella notte era assolutamente necessario leggere la cronica relativa a Mardocheo. Questa cronica non era altro il bene che Mardocheo aveva fatto al re senza Aver ricevuto nessun onore!!!! Dopo aver saputo questo fatto che Mardocheo non era stato onorato indovina un po' cosa fece? Egli decise di onorarlo il giorno successivo!!!! Quindi il giorno successivo quando Aman arrivò al re chiedendogli di impiccare Mardocheo, una spiacente sorpresa lo aspettava:

Ester 6:4-9
“Il re disse: «Chi c’è nel cortile?» C’era Aman che era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare impiccare Mardocheo alla forca che egli aveva preparata per lui. I servitori del re gli risposero: «Ecco, c’è Aman nel cortile». E il re disse: «Fatelo entrare». Aman entrò e il re gli chiese: «Che si deve fare a un uomo che il re vuole onorare?» Aman disse in cuor suo: «Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?» E Aman rispose al re: «Per l’uomo che il re vuole onorare si prenda la veste reale che il re suole indossare e il cavallo che il re suole cavalcare, e sulla cui testa è posta una corona reale; si consegni la veste e il cavallo a uno dei prìncipi più nobili del re; si faccia indossare quella veste all’uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della città, e si gridi davanti a lui: “Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!”

Aman disse tutte queste cose, pensando che fosse lui la persona che il re voleva onorare. MA......

Ester 6:10-12
“Allora il re disse ad Aman: «Fa’ presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa’ a quel modo a Mardocheo, a quel Giudeo che siede alla porta del re; e non tralasciare nulla di quello che hai detto». Aman prese la veste e il cavallo, fece indossare la veste a Mardocheo, gli fece percorrere a cavallo le vie della città, e gridava davanti a lui: «Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!» Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Aman si affrettò ad andare a casa sua, tutto addolorato e con il capo coperto.”

Ti ricordi come cominciò? Cominciò con Mardocheo alle porte del re ADDOLORATO per il male che Aman aveva pianificato contro lui ed il suo popolo. Ma vedete coma va a finire: va a finire che Mardocheo, l'uomo che si confidava in Dio, prese la veste e il cavallo di Aman, e poi percorrendo le vie della città egli lo proclamava. Aman, fino ad allora secondo in comando si affrettò ad andare a casa sua tutto “addolorato”!!! Tuttavia, questa non è la fine della storia. C'è di più, qualcosa altro accadde al banchetto del la regina. Durante il banchetto Ester rivelò al re la sua nazionalità e che Aman aveva pianificato di distruggere un'intera nazione. Quando il re udì ciò, si arrabbiò (Ester 7:7-8), e quando i re in quei giorni si arrabbiavano per qualcuno, eccetto che avesse Dio a suo fianco, il prospetto per la sua vita era molto spiacevole! Questo fu anche vero per Aman, la cui forca, infine doveva essere usata personalmente!

Ester 7:9-10
“Carbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: «Ecco, è perfino rizzata in casa di Aman la forca alta cinquanta cubiti che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re». E il re disse: «Impiccateci lui[ Aman]!» Così Aman fu impiccato alla forca che egli aveva preparata per Mardocheo, e l’ira del re si calmò.”

Come è ovvio i ruoli di Mardocheo ed Aman furono invertite. Aman, secondo in comando e l'uomo che aveva previsto di distruggere tutta la nazione di Giudei e l'impiccagione di Mardocheo, finì con l'essere impiccato nella stessa forca che aveva preparato per Mardocheo!! Inoltre, come gli ultimi versi del libro di Ester (Ester 10:13) ci dicono, Mardocheo, l'uomo che aveva fiducia in Dio, fu nominato “secondo al re Assuero”, in altre parole egli fu nominato secondo in comando, prendendo il posto di Aman!!! E fu così che il tredicesimo giorno del dodicesimo mese, che era stato scelto come il giorno che i Giudei dovevano essere completamente distrutti, il re non solo annullò questo comando ma anche lo INVERTÌ. Sotto il nuovo comando:

Ester 8: 11-12
“Con queste lettere il re autorizzava i Giudei, in qualunque città si trovassero, a radunarsi e a difendere la loro vita, a distruggere, uccidere, sterminare, senza escludere i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia fosse, che li assalisse, e a saccheggiare i suoi beni; e ciò, in un medesimo giorno, in tutte le province del re Assuero: il tredici del dodicesimo mese, cioè il mese di Adar.”

In realtà che grande Dio liberatore che abbiamo!!! Mardocheo l'uomo che confidò in Dio, cominciò con il pianto, sotto la minaccia di essere impiccato da Aman, ma alla fine fu glorificato dal suo stesso nemico, ed inoltre prendendo la posizione come secondo in comando. Similmente, i Giudei cominciarono con “pianto e lamento” (Ester 4:3) e finirono festeggiando (Ester 8:17) e con i loro nemici distrutti (Ester 9:1).

Al contrario, Aman l'uomo che confidava nel suo proprio potere, cominciò come secondo in comando, felice, e preparando l'impiccagione per Mardocheo ma finì addolorato ed eventualmente impiccato nella stessa forca che aveva preparato per Mardocheo!!

Conclusione

Concludendo questo breve studio del libro di Ester, potremmo dire che la sua lezione è la stessa lezione che è offerta da tante altre parti nella Parola di Dio cioè che la Parola di Dio è una parola sicura, una Parola che non può essere spezzata malgrado la potenza umana e diabolica che possono esercitare in senso contrario. Veramente, quelli che, come Mardocheo, si fidano in Lui “non saranno confusi” ( Isaia 49:23) ma sarà come “un albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume: non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portare frutto” (Geremia 17:8).

Salmi 37:3-7, 9, 11
Confida nel Signore e fa’ il bene; abita il paese e pratica la fedeltà. Trova la tua gioia nel Signore ed egli appagherà i desideri del tuo cuore. Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà. Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno. Sta’ in silenzio davanti al Signore, e aspettalo; …..quelli che sperano nel Signore possederanno la terra..... gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace.”

Anastasio Kioulachoglou

 



Note

1. Il suo nome era piuttosto un titolo (come Faraone, Char, ecc.) che un nome proprio, e vuol dire “il re venerato”. In accordo a Sir Henry Parkinson, Professore Sayce, The Encyclopedia Britannica, e The Century Encyclopedia of Names (vedi: The Companion Bible, Kregel Publications, p.618 lo stesso accadde anche con le parole “Artaxerxes” ( vuol dire “il grande re”) e “Darius” ( che vuol dire “il mantenitore”) che appare più di qualche volta nelle Scritture che si riferiscono alla cattività di Babilonia.

2. Vedi Ester 1 per dettagli.

3. Vedi l 'articolo: Dio: fonte del favore.

4. Per più informazioni su Agag vedi 1 Samuele 15.

5. Anche Giuseppe, nella sua Antichità, si chiama Amalacita.

6. Vedi per esempio: II Croniche 16:9, Salmi 18:2-3,30-31, 22:4-5, 25:2-3, 32:10, 35:9-10, 119:170 ecc.

7. Questo ovviamente non vuol dire che ogni volta che io non dormo ci deve essere una ragione spirituale dietro ad essa!